A NIGHT WITH THELONIOUS MONK
Il nuovo jazz, le cui fondamenta sono state gettate dal genio precursore dell’era del jazz moderno, Thelonious Monk.
Trentenne pianista nel ’47 fu presentato dalla nota etichetta “BLUE NOTE” come il genio della musica moderna
Il brillante stile strumentale ed il suo talento compositivo innato, lo rese presto affermato nel giro newyorkese dei boppers tanto da essere ribattezzato “gran sacerdote del bebop” – ma ancora sconosciuto al pubblico.
Indimenticabili composizioni – “‘Round Midnight”, “Well You Needn’t”, “Ruby, My Dear”, “Off Minor” lo battezzano già come genio , Monk dovè comunque battersi tutta la vita per vedersi riconosciuto il posto che merita nell’Olimpo del jazz.


Introverso, tenebroso, enigmatico, ma anche ironico e generoso, capace di incantare le folle con i suoi incredibili copricapi e le melodie asimmetriche, la sua stazza imponente e il leggiadro tocco pianistico.
Titanico e autorevole di fronte alla musica, eppure indifeso contro i propri demoni che lo condurranno, infine, al silenzio e alla follia.
“IL RUMORE PIÙ FORTE DEL MONDO È IL SILENZIO”
Disse il grande compositore un giorno, ma la sua musica è più del silenzio
E’ come lui, possente ingombrante ma allo stesso tempo libera e leggiadra come il volo di una farfalla sulla tastiera che nelle sue mani diventa sconfinata.
La sua musica trascina l’ascoltatore negli oscuri locali di Harlem e gli studi di registrazione delle major, tra la New York degli anni Cinquanta e la Parigi dei Sessanta, in una musica che appare una variabile imprevista nel jazz del Novecento.


Ad omaggiare la musica di Thelonious Monk
Emanuele Rizzo pianoforte