Sulla scena una cantante lirica ricorda la fine della sua carriera e riflette sul mistero della voce: il fragile e invisibile strumento, “…perso nel corpo e nell’anima di poveri esseri umani, a cui si chiede la potenza sovrumana di un Dio”. E’ Giuseppina Strepponi, divenuta la moglie di Giuseppe Verdi, dopo una lunga convivenza che suscitò scalpore. Dal loro primo incontro, fino agli ultimi anni, la donna riavvolge i fili di una storia svelando aspetti privati del mito di Verdi e la genesi di alcuni capolavori.
Donna colta e di grande personalità, Giuseppina si confessa. L’amore, la voce perduta, le inquietudini e la gelosia, tutto sembra evocare i diversi quadri musicali nei quali il soprano diviene l’alter ego della protagonista: saranno eseguiti brani e arie di Giuseppe Verdi tratti dalle opere Rigoletto, I vespri siciliani, Nabucco, Attila, Macbeth, La traviata, Il trovatore, Otello, Aida.
Giuseppina Strepponi muore nel 1897. Ed è Teresa Stolz, presunta amante del Maestro, celebre soprano e interprete delle opere di Verdi, a riprendere il racconto. La primadonna svela la sua verità di musa ispiratrice, il rapporto con Giuseppina e la solitudine dopo la morte di Giuseppe Verdi, nel 1901. Era al suo capezzale, fedele amica fino all’ultimo respiro.
LE DONNE DI VERDI
Pacifica Artuso (Giuseppina Strepponi/Teresa Stolz)
Margherita Pace (soprano)
M° Marco D’Ottavio (pianoforte)
Scene: Erika Cellini
SCRITTO E DIRETTO DA PACIFICA ARTUSO

15 e 16 novembre 2019 ore 21
TEATRO LE SEDIE, via Veientana Vetere, 51
Info e prenotazioni: segreteria@teatrolesedie.it- 3201949821